A metà degli anni sessanta fu dato avvio alla costruzione di nuove e più moderne strutture: il "monoblocco" nel 1966, il "terzo lotto" nel 1974, il "quarto lotto" nel 1976.
A seguito di questi importanti interventi strutturali, lOspedale S. Bortolo è divenuto il punto di riferimento per l’assistenza sanitaria di tutti gli abitanti di Vicenza e - per le prestazioni più specialistiche - di tutta la provincia berica. Un duplice ruolo che è stato rafforzato con la riforma sanitaria regionale entrata in vigore formalmente il 1 gennaio 2017, con l’unificazione delle ex ULSS 6 e ULSS 5 nell’ULSS 8 Berica che ha portato l’ospedale S. Bortolo a operare sempre più in sinergia con gli altri ospedali territoriali, al centro di un sistema sanitario chiamato ad attuare nuove sinergie e condividere le best practices di ogni realtà.
Coerentemente con questo ruolo, il S. Bortolo è oggi impegnato in una duplice sfida, per essere un ospedale modello di accoglienza e allo stesso tempo un’eccellenza professionale e tecnologica.
Da una parte, quindi, è forte l’attenzione all’umanizzazione dell’assistenza sanitaria, per una Medicina in grado non solo di curare le patologie, ma anche di prendere in carico la persona nel modo più completo, garantendo ai malati elevati standard di accoglienza e senza trascurare in questo sguardo sensibile i familiari degli assistiti.
Questo impegno nel corso degli anni si è concretizzato in numerosi progetti, dall’attivazione di nuovi strumenti di dialogo con gli utenti all’acquisizione di nuove dotazioni per migliorare la qualità del tempo trascorso dai pazienti e dai visitatori in ospedale, fino alla ristrutturazione parziale o totale di ambulatori e interi reparti. Un’attività, questa, che è stata possibile grazie proprio alle donazioni raccolte dalla Fondazione San Bortolo.
Parallelamente, è costante l’impegno per migliorare la qualità delle cure prestate attraverso l’acquisizione di dotazioni all’avanguardia e l’attivazione di nuovi servizi ad elevata specializzazione, per confermare sempre di più il proprio ruolo di ospedale hub, con eccellenze riconosciute nei più diversi ambiti: dalla Nefrologia, dove l’attività assistenziale si coniuga una struttura per la ricerca medica che ha pochi uguali al mondo, alla Chirurgia Pediatrica, dalla Neurochirurgia alla Cardiologia e Cardiochirurgia, senza dimenticare la Chirurgia Maxillo-Facciale e la Terapia Intensiva Neonatale.
Va ricordato che il San Bortolo è stato il primo ospedale europeo, e tra i pochi al mondo, a potersi dotare del “Cyberknife”, mentre più recentemente, nel 2017, è stata inaugurata la Terapia Intensiva Pediatrica, grazie proprio ad un contributo determinante della Fondazione San Bortolo. E altre dotazioni importanti sono in fase di acquisizione, in uno sforzo di costante aggiornamento tecnologico per una sanità moderna e sempre al passo con i tempi.